Single & Fabulous 2…..il battesimo del Pigneto.

Insomma, a un mese dalla prima edizione le Single & Fabulous si riuniscono.

Incaricata dell’organizzazione della serata, Chiara ‘Fraccazzo da Velletri’, che da brava regina del ‘faccio cose vedo gente’ ti arriva alla vigilia della data con una rosa di alternative da fare invidia a viviroma.it.


Ora, Chiara così facendo ignora il secondo principio della termodinamica femminile: quando l’atmosfera è calda una decisione collettiva origina l’effetto pollaio. Avete presente una dozzina di galline impazzite che girano in tondo facendo coccodè?
Ecco. Noi siamo riuscite a fare rumore anche per e-mail.
Fortunatamente, grazie all’eccesso di testosterone in circolo che le deriva dal lavorare essenzialmente con maschi pazzi, Chiara ha sfoggiato un piglio da leader maximo e si è imposta sentenziando che il Single & Fabulous 2 sarebbe stato al Pigneto.
Il commento del Corriere della Sera sul Pigneto mi sembra suonasse più o meno ‘il quartiere un po’ chich un pò pankabestia che è il nuovo crogiolo della vita notturna romana’.

Peccato che io non ho applicato lo sconto 60% che si deve matematicamente calcolare se si vuole immaginare realisticamente un luogo partendo dai commenti delle guide ufficiali. Se tu non consideri il complesso della supercazzola, di cui soffrono tutti i pubblicisti che redigono le pagine spettacolo & cultura dei quotidiani (lo so perchè lo sono stata anche io!), rischi di prendere le cose alla lettera. E invece ti devi dotare del dizionario Notizie – Realtà/Realtà – Notizie.
Che ne so, tipo: da Zì Franco, ambiente senza pretese in pieno centro che grazie ad un atmosfera autentica e a menù convenienti è la soluzione per tutti i gusti.
Leggasi: trattoria anni 70, mai rimodernata, dell’ex assoldato della banda della Magliana Franco detto er Ghiotto. Le comande sala-cucina avvengono in viva voce comprensive di bestemmie. I menù sono quelli turistici: pizza surgelata o pasta alla amatriciana, fanta e patatine fritte, tutto a 15 euro. Vacci dalle 11 alle 13 e dalle 18 alle 20 perché visto che gli unici farlocchi che si azzardano ad entrare sono stranieri gli orari del ristorante si sono adeguati di conseguenza. Ah. Pieno centro. Non c’è posto per la macchina, occhio ai borseggiatori, le sedute fuori sono abusive.
Io invece ci casco.
E quindi dopo il look Arisa sfoggiato a Casa di Clementina, adotto lo stile J-Lo.
Quello Don’t be fooled by the rocks that I got, I’m still, I’m still Jenny from the block’. Sì, ora sono figa, ho i soldi, tante macchine quante scarpe, cambio un marito a stagione, il diavolo mi ha concesso di non aver più rughe, ma sono sempre la ragazza del quartiere povero. Sarà. Io proverei a dirlo a Bingo Bongo che ti incontra di notte all’angolo del vicolo del bronx di cui è spacciatore ufficiale.
Comunque, io penso che al Pigneto ci posso comunque andare con i tacchi, truccata e pettinata. La mia scoppola da scugnizza e i pantaloni tuta in stile incontinenza fecale basteranno a rendere il tutto ‘un pò chich e un pò pankabestia’.E qui casca l’asino.
Notizie: ‘quartiere un po’ chich un pò pankabestia che è il nuovo crogiolo della vita notturna romana’.
Realtà: Piazza Vittorio senza extracomunitari. Qui i relitti sono assolutamente Made in Italy. Fino a 10 anni fa urbanisticamente in svendita. Adesso gli spiantati che a due soldi hanno comprato casa se la tengono ben stretta perchè le gallerie, officine artistiche e produzioni grafiche sorte come i funghi hanno rivalutato il tutto con una proporzione di circa 1 a 100. Ambiente essenzialmente Erasmus. Età media pro capite 25. Tasso alcolico pure. Livelli di stupefacenti….stupefacenti!
Ma cosa più importante di tutte. Atmosfera tra lo sciatto e il sudicio in cui la mia tuta continua a spiccare come elemento estraneo. E non tanto perché accompagnata da tacchi, ma perché essenzialmente PULITA e PROFUMATA di ammorbidente.
Ho mancato completamente la mimetizzazione compiendo l’atto considerato da queste parti un pò come il peccato originale: il BAGNODOCCIA.

E vabbè. Scusate, ma io ormai ci sto e la serata con le mie amiche la faccio lo stesso.
Pensavo di cavarmela con tale spavalderia.
E invece l’eccesso di deodorante si vede che ha attirato le api sul miele e quindi nell’arco di 2 ore si sono avvicendate, vi giuro, le seguenti scene.
Sull’unico cm quadro di pelle scoperta in tutto il Pigneto, cioè quello della mia spalla, sono franati rispettivamente:
1) Un tossico all’ultimo stadio di fattanza e accattonaggio. Gli sono servita di rimpallo prima di stendersi definitivamente qualche metro più in là, all’entrata di una galleria d’arte. Cosa che ha causato la noncuranza dei passanti che invece di soccorrerlo si sono soffermati a interrogarsi sul titolo di quella statua umana

2) Un duo rom di fisarmoniche. Ora, io la fisarmonica la amo, e dopo aver visto Snatch anche i rom li apprezzo un pò di più (ogni volta che ne vedo uno rovistare nell’immondizia davanti casa mia chiudo gli occhi e penso al pugno di ferro di Brad Pitt e alla vendetta d’amore per la donna della sua vita, la Madre).
Sono le mani gonfie e luride che mi premono addosso tipo pulsante che non amo particolarmente.
 No, ma dico, se questo è il modo di chiedere due spicci ma che te la porti a fare la fisarmonica. Cioè risparmia la fatica e presentati direttamente con un serramanico da puntare alla gola sussurrando ‘o i soldi o la vita’.
3) Un fenomeno da baraccone in assetto bubbusettete.
 Questa è stata la candid camera che ho preferito. Peccato che nessuno è uscito dall’anglo con lo striscione Scherzi a Parte. 
A circa mezz’ora dalla stampa delle impronte digitali zingare sulla cuffia del mio rotatore sinistro, mentre ero intenta a chiacchierare con Cocò, ho visto i suoi occhi orientarsi pericolosamente, e nuovamente, alle mie spalle. 
Quindi mi sono girata, troppo lentamente, troppo distrattamente e direi troppo tranquillamente. E a pochi millimetri dalla mia faccia mi sono trovata la pancia di una ‘senza tetto-senza un braccio’ che mi ha fatto BBUUUU’.
Io credo di aver lanciato un urlo e di essermi sollevata dalla sedia.
 E lei per tutta risposta mi ha dato una botta col suo ‘braccio single’ come a dire ‘esageraaataaaaaa’!
 Non ci potevo credere. Ero impietrita. E quindi, alla sua tempestiva richiesta di qualche spiccio per comprare un panino, ho sganciato l’unica moneta inferiore ai 10 euro presente nel mio portafogli, con una fretta che più che carità cristiana ispirava ansia di uscire dall’incubo.
Evvai, più leggera di 5 euro e passa la paura.

Secondo voi c’era scritto qualcosa sulla mia schiena a mia insaputa?
Tipo, SCEGLI ME?

All’ennesima negazione delle mie amiche di aver organizzato tutto mi son arresa all’idea, romantica quanto improbabile, che quello fosse il saluto del quartiere a tutti i nuovi visitatori, e quindi l’ho rinominato il battesimo del Pigneto.

Ora sono battezzata mie care.
 Se qualcuna di voi ha in programma di visitare per la prima volta questa zona di Roma vi consiglio di dichiarare subito che siete agnostiche. Così vi risparmiate la cerimonia.

Dopo tutto, vi chiederete, ne è valsa la pena?
Ma certo che si.
Le chiacchiere tra amiche ti coccolano quanto un cioccolatino quando sei a dieta, quanto i piedi caldi di lui sotto il piumino d’inverno, le fettuccine di mamma la domenica o l’odore di casa quando torni dalle vacanze.
La risacca del giorno dopo è solo un dettaglio: ci metti 48 ore a riprenderti (anche se hai bevuto 1 bicchiere di vino a malapena) perché nonostante tu abbia fatto solo le 3 (superando la prima tentazione di addormentarti alle 9, sull’uscio di casa, e alle 11, orario medio del tuo shut down biologico quando FAI TARDI) alle 5:30 ti sei svegliata per allattare e alle 7:30 perché per i tuoi marmocchi è definitivamente giorno.
Sei talmente intossicata dalla stanchezza che riesci a sopravvivere solo grazie al pilota automatico. Quello che ti fa far tutto, cucinare, lavare e lavarti, vestire e vestirti, uscire e rientrare, fare la spesa e metterla a posto, stendere e ritirare, sparecchiare e pulire, il tutto con lo stesso sguardo assente e l’espressione IO NON CE LA POSSO FARE UN MINUTO DI PIU’.
Lasci perfino i bimbi a dormire da tua suocera il pomeriggio, e non perché così tu possa dedicarti a te stessa, ma perché non sopporti l’idea di vederli addormentarsi, loro……vi odio, che invidia!!! 🙂
Tuo marito osa addirittura fare riferimento ai tuoi NUOVI RITMI DA VIVEUR, citando con dettaglio l’orario di rientro della sera prima, l’addio al nubilato in programma per luglio e casualmente, nello stesso calderone, la tua andata a Ginevra in giornata per fare la sorpresa alla Masca (più o meno nell’ottica del ‘tutto ciò che non è fare la massaia a casa con i figli è una stranezza da madre emancipata’, leggi irresponsabile)…..niente di meno che A SUA MADRE…DAVANTI A TE!!!!
Ma tu sei in modalità PILOTA AUTOMATICO. Sei stupita di te stessa. Perché sai che in un altro giorno una cosa del genere sarebbe costata il matrimonio.

Eppure va bene tutto: 
perchè vuoi mettere ascoltare Mimì e la tumulazione dell’amore virtuale che le hai presentato tu con tutti i dettagli più accattivanti? 
Vuoi mettere scoprire che la storia anch’essa morta di Cocò con l’aristocratico è risorta come Lazzaro e gode di ottima salute?
 Vuoi mettere tornare indietro di 15 anni e affrontare una gaffe colossale con l’unico tipo carino della serata che hai puntato per presentarlo alla tua amica e che invece ti rifila un gentilissimo NO GRAZIE in spagnolo?
Oppure, quasi passare col rosso, quasi imboccare Via l’Aquila contro-mano, quasi tagliare Viale Aventino per fare inversione di marcia, il tutto insieme con le tue amiche in macchina e la musica a PALLA?

Ecco, il ricordo di questa serata ha il suono di ‘Ain’t no Mountain High Enough’……e se fosse un libro, sarebbe ‘Mai sentita così bene’.

6 commenti Aggiungi il tuo

  1. Avatar di CarmenDeLaFUENTE CarmenDeLaFUENTE ha detto:

    ahahahaahaa!!

    1. Avatar di Cocó Cocó ha detto:

      Cara Lacoccia,
      Mi dichiaro ufficialmente dipendente da questo blog. Praticamente blogoinomane
      🙂
      Cocó

  2. Avatar di vanessa vanessa ha detto:

    Fantastica Vale!

  3. Avatar di mammaqb mammaqb ha detto:

    Meglio di Sophie Kinsella per rilassarsi un po’ prima di switchare su off, sei uno spasso!
    Ma quando ti decidi a pubblicare un tuo libro?
    Io non mi limiterei a comprarlo, ma lo regalerei il prossimo Natale a parenti ed amiche. E non credo di essere la sola…pensaci sul serio!!

  4. Avatar di Johnb144 Johnb144 ha detto:

    There are some interesting closing dates on this article however ddffkagabeak

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