L’epidurale non m’ha preso!

 

Allora.
A proposito dei sassolini nelle scarpe che mi volevo togliere quando ho aperto questo blog.

Parliamo di epidurale.

Io considero l’epidurale una scelta di campo.
Come nel calcio. A un derby, O sei della Lazio, O sei della Roma. O sei dell’Inter, O sei del Milan. O della Juve, O del Toro.
Non e’ che puoi stare in mezzo.
Cioe’, io non sono molto avvezza alle meccaniche del mondo del pallone, pero’ non e’ che mi sia capitato mai di vedere orde di indecisi in tribuna che a seconda di quale rete colpisca il pallone si spostino verso una curva o l’altra. All’inizio del campionato non è che ti abboni al Limbo: o stai in Paradiso, o all’Inferno, a seconda delle stagioni.

Proprio come nel calcio poi, non e’ che uno sceglie il tifo “GIUSTO” o quello “SBAGLIATO” (al massimo scegli quello “Forte”, se girano soldi e cavalli di razza, o qualche manager intrallazzino che magari riesce pure a truccare le partite, e in questo caso sei della Juve; oppure quello ‘SFIGATO’, tutto cuore e code di classifica).
Uno il tifo lo sceglie per passione, per affinità, per attiudine, per genetica (interi alberi genealogici votati sempre agli stessi colori), per cultura.
E quale che sia la maglia prediletta la cosa va bene. Insomma, mica uno e’ della Roma e poi si vergogna a dirlo no? E allora non essere della Roma, che ci prendi lo stipendio per non essere a tuo agio?

Ora. Non so perche’ l’epidurale invece e’ come le puzzette.
Tutti le fanno, ma non lo dicono. E se se ne parla, sono sempre gli altri a farle.
Adesso, per una mera questione statistica, se più o meno tutta la popolazione mangia castagne, carciofi, fagioli e cavolfiori (tranne rari casi di intolleranze di gruppo) questo vorrà dire che quasi tutta la popolazione prima o poi, in bagno o per strada, si sarà trovata nella situazione di dover espellere del gas.
E a meno che non abbiano inventato terze vie, questo gas o da sopra o da sotto deve uscire.
Non vi preoccupate, non andrò avanti con questa metafora.
Tirero’ piuttosto in ballo la professoressa ad honorem della ‘Statistica in Rosa’. La Signora Meg Ryan, all’apice (alquanto fulminante e fugace) della sua carriera, quando nei panni di Sally suggerisce una verità piuttosto spietata all’ancora solo amico Hanry.
“Tutti gli uomini giurano che a loro non è successo mai e tutte le donne, prima o poi, hanno finto. Tira le somme”.
Questo vi convince di esempio?

Ecco, tornando all’epidurale.
IL 90% DELLE DONNE CHE CONOSCO HA FATTO L’EPIDURALE PER PARTORIRE.
IL 99.9% DI ESSE DICHIARA SICURA: SI, MA A ME NON M’HA PRESO!

Io mi chiedo, ma nella lontana ipotesi che il progresso e la tecnologia portino un benché minimo miglioramento della vita, a qualcuno viene in mente che se l’epidurale e’ stata adottata dalla quasi totalità della popolazione femminile del mondo evoluto (come il Viagra per quella maschile non più barzotta) qualche sorta di garanzia di efficacia dovra’ pur avercela?!?
E’ vero che ci sono eccezioni eclatanti: vedi gli allarmi annuali per le ricorrenti influenze stermina-umanità e i relativi vaccini salva-vita (no dico, mica credete veramente alla storia del ‘siamo in pericolo, correte ai ripari!’ TUTTI GLI ANNI?!?).
Oppure le sigarette: le hanno inventate, le vendono, ma non aiutano per niente a migliorare la vita.

Pero’ per il resto, boh, non mi e’ mai capitato di sentire donne che dichiarino ‘si, io gli assorbenti li uso pero’ non mi funzionano bene’. Oppure ‘la lavatrice? Si, l’ho presa perché ce l’hanno tutte pero’ le lenzuola vado ancora al fiume a lavarle, non c’e’ paragone’.

Io davvero non lo capisco perché sull’epidurale la scelta di campo si macchia subito di pentitismo. Davvero, spiegatemelo.

Io mi aspetterei di vedere da una parte le tipe come me. Cioe’ pazze. Quelle, ‘Epidurale? No grazie, io voglio proprio soffrire! Sai questa storia del parto naturale, del dolore che arriva al suo apice mischiandosi con la morte e la Grande Madre che fa il suo corso? Ecco, a me piace proprio tanto. Forse dovrei darmi al sesso sadomaso come valido sostituto pero’ per il momento scelgo il parto non anestetizzato’.
E dall’altra quelle come mia cognata Giulia o la mia amica Eva (loro sono il mio 0.1%…e chiedo scusa agli altri eventuali 2 o 3 nomi che potrei aver scordato ma che farebbero comunque rimanere il numero inferiore allo 0.5). Le orgogliose. Le vanitose. Le reiteratrici. Quelle ‘Epidurale? Siiiiiii, tutta la vita. Senza non oso immaginare cosa sarebbe stato’.
Ah che soddisfazione. Mia cognata: 3 figli. Girano leggende che alle spinte espulsive stesse risistemando la rubrica telefonica del cellulare. Di certo, coadiuvata da una soglia del dolore piuttosto alta. E ad ogni inzio di gravidanza fiera sostenitrice della puntura lombare. Eva: 1 figlia e 1/2. Lei gridava proprio: ANCORA!!! ANCORA!!! Eva s’accontenta, e gode! 🙂

Al centro ammetterei solo i Cesarei. Che sono tutto un altro paio di maniche. Proprio come gli arbitri. Ma noooo, ovviamente non per le corna!

E invece io sento solo, SI, MA A ME NON M’HA PRESO!
E la parte divertente e’ la rosa di giustificazioni che vengono addotte.
A me m’ha preso solo a destra.
A me m’ha preso solo a sinistra.
A me l’hanno fatta ma l’ago e’ entrato male quindi non m’ha preso.
A me non riuscivano a fare il buco.
A me non faceva effetto.
E poi quella che preferisco: io l’ho fatta ma le spinte l’ho sentite TUTTE!
Eh, si, capisco. Viviamo in un paese di mala sanità. E giustamente la piaga non colpisce solo professoroni e primari. Ma ovviamente anche infermieri. Soprattutto quelli di turno in sala parto.
E quale coscienza di se’ per riportare la cronaca con tale dovizia di particolari! Ma non si doveva essere in quella fase di dolore quasi ‘extra-corporea’? Quella in cui veniamo possedute da Linda Blair nella versione Esorcista e ci rivolgiamo al nostro pube con la celebre frase “ESCI DA QUESTO CORPOOOO!!”?!?
No, perche’ se cosi non e’, allora l’epidurale HA FATTO EFFETTO!!!!!!!!!

Voi vi chiederete.
Ma se tu non l’hai fatta l’epidurale, ma che ne sai se funzioni veramente o quanto?

Io ho due prove inconfutabili del fatto che l’EPIDURALE C’E’, ESISTE, E FA SEMPRE EFFETTO.
La prima: Loredana.

L’unica donna che conosca che ha fatto 1 figlio con l’epidurale e la seconda figlia senza. Non per scelta ma perché arrivata in ospedale troppo dilatata.
Cito frase autografa: ‘meglio 18 ore con l’epidurale che 1 senza!!!!!!!!!!!!!!!!!!!’
Mi pare esaustivo no?

La seconda.
Il diario che ho scritto a poche ore dal parto del mio primo figlio.

Io avrò anche la tendenza alla drammatizzazione e la penna facile.
Ma a rileggerlo ho avuto più paura che al primo Nightmare. Vi giuro. Mi sono spaventata. Io veramente mi chiedo come possa essere arrivata a tal punto. Insomma, il corso ‘pre-parto naturale’ l’avevo fatto. E Valeria, una talebana del travaglio non anestetizzato (come la definisce creativamente la mia amica Masca), me l’aveva detto che TUTTO comincia solo quando ti arrendi, solo quando arrivi a un tale livello di dolore che cominci a invocare Dio, Buddha, Krishna (a seconda delle fedi) o tutti i santi insieme (nel a caso di agnosticismo) e pensi di morire.
Ma io mica pensavo che era vero!
Eppure eccotelo la’ il momento del non ritorno.
Io ad esempio ho cominciato a dire “No, vabbe’, io non ce la faccio, scusate. No, no dai. Non ce la faccio, davvero”. E solo quando l’ostretica mi ha fatto gentilmente presente che non e’ che fossi alla maratona di New York, cui ti puoi iscrivere e poi tanto se non ce la fai, al limite, vai da Saks sulla Fifth Avenue, allora ho capito.
Ho capito che Valeria aveva ragione. Mi sono arresa. E’ arrivata Linda Blair, mi ha posseduto ed e’ nato mio figlio.
Facile no?

E mica tanto.
Ecco a voi l’inedito ‘Travaglio de Lacoccia’ minuto per minuto.
Finora l’hanno letto solo mio marito e mia madre.
Se avete lo stomaco debole vi prego di desistere.
Perche’ lo pubblico allora?
Perché ho la segreta speranza che alla fine della lettura qualcuna delle mie amiche si convinca definitivamente che si, l’epidurale l’ha fatta e gli ha fatto effetto!!!!!

…….

Ora è notte. Sei a riposare in camera con papà: rimarremo qui fino a domattina, dopo le 24 ore dal parto.
Io avevo bisogno di sgranchire questo corpo stanco e dilaniato, e forse anche di mettere nero su bianco pensieri che ho paura sbiadiscano con il passare delle ore.
Ho dei mostri neri dentro di me che devo addomesticare. Ci metterò forse mesi. Sicuramente finchè non lo farò non sarò pronta per un altro figlio.
Darti al mondo è stato qualcosa di assolutamente più grande di me. Sono stata investita dalla natura. Sono stata attraversata e violata da un tornado potente e devastante. Sono stata l’oggetto di scosse, frustate e colpi, io, inerme, piccola, umana di fronte al disumano. Non so come ho fatto, non so se lo rifarei. Non so se SARO’ IN GRADO di farlo di nuovo.
Ricordo le parole che imploravo. Ricordo il suono della mia voce arrivare da lontano a squarciare il buio, sempre da più lontano, nel buio sempre più buio di un tunnel di cui non vedevo l’uscita. Mi sono trasformata in un animale. Per 10 ore. Ho ululato, latrato e fatto tutti i versi del mondo. Ma in ogni modo imploravo solo aiuto, arrendendomi all’evidenza di non poter essere io la donna in grado di tale impresa. Ricordo ‘PERCHE’, PERCHE’ FA COSI MALEEEEEE???’, ‘DIO MIO AIUTAMI’, ‘NON CE LA FACCIO’.
Ricordo la fiamma ossidrica che mi cuoceva la vagina durante l’espulsione, la spada conficcata nella schiena, l’inizio delle spinte, che sono durate un’eternita’, un’eternità così intensa da cancellare il ricordo di tutto quello che c’era stato prima. Ricordo di aver dormito addirittura, tra una contrazione e l’altra. Non del sonno dei giusti, no. Ma di quello degli esanimi.
Ricordo che non mi si poteva toccare, perchè rifuggivo ogni contatto con qualcos’altro da me, fuori da me.
Ricordo il tremore delle labbra, e delle gambe, quelle gambe che Maria mi diceva di dimenticare ‘per accogliere il bimbo che dovevo soffiare nel mondo’. E poi un’altra spinta, la consapevolezza che non eri uscito e quindi la certezza dell’arrivo di un’altra tortura.
Fino a che in un secondo, al fondo del dolore e della paura di lacerarmi, ti ho sputato a terra.
Sei nato sulla sedia svedese, con papà che mi teneva da dietro. Ironia della sorte, di quella piscina che è il vanto e la fama di questo centro non ho voluto neanche sentir parlare. Doveva essere così si vede; forse dentro sapevo che l’acqua non era il mio elemento. O forse semplicemente il solo pensiero che avrei potuto attutire un pò il dolore, e quindi rallentare la discesa agli inferi, mi ha fatto dire un difensivo e perentorio NO….andiamo fino in fondo il prima possibile.
Il nostro viaggio è inziato alle 9 di sera. Ho fatto la brava a casa fino alle 2:30. E’ stato l’inizio dell’immersione in me stessa. La preparazione alla fase endorfinica, quando da lì a poco sarei stata ‘fatta’ di doglie! Al buio, in terrazzo, mi lamentavo come una cagna alla fiamma di una fiaccola alla citronella. Papà è stato il supporto invisibile che volevo. Lo è stato egregiamente: monitorandomi senza farmene accorgere, riposando un pò mentre mi trascinavo per le stanze della casa, raccogliendo tutti quei dati preziosi che non volevo sapere e che ora ho ricevuto in regalo come un racconto. E’ stato attento alla mia mamma, tenuta lontana a forza dalla nostra scelta di parto a misura esclusivamente di coppia. L’ha tempestata di messaggi e telefonate senza che io vedessi niente. Mi ha lasciato lavorare……travagliare, che in altre lingue sono la stessa cosa. Si è preso i miei ‘levati’ e ‘lasciami’ con il silenzio più comprensivo e amorevole del mondo. Ora dorme accanto a te.
Oddio che paura te. Che paura pensare sempre a te, a farti stare bene.
Per oggi basta: sono troppo stanca per andare avanti.
A domani la digestione di un altro pezzo di questo film di cui hanno buttato via ogni copia.

……..

13 commenti Aggiungi il tuo

  1. Avatar di Emi Emi ha detto:

    Ammetto di avere la lacrimuccia facile.. Ma mi sono commossa.. Sono sincera in quanto ancora mamma di maschi .. Lo so mi odierai ma la figura di Ale che sta li’ e ti aiuta senza mandarti a cagare come il 99% degli uomini che conosco e’ commovente. Il tuo coraggio.. Anacronisticamente ammirevole. Io nella mia vita su 6 gravidanze (di cui 2 e 3/4 buone) credo di essermi avvicinata a quello che descrivi solo durante le 6 ore di parto indotto del primo.. Ma li’ la natura aveva a che fare con 2 che notoriamente rifiutano la fisicita’.. E quindi avrebbero potuto attaccarci anche a una centrifuga io non mi sarei dilatata e lui non avrebbe mai finito di fare l’altalena col cordone.. Quindi alla fine si sono arresi i medici e ho conosciuto la sala operatoria, la spinale (forma intensa dell’epidurale e il cesareo.
    A parte dire che fare il cesareo deve essere un ripiego e non una scelta perche’ e’ un’operazione anche pericolosa e sopratutto invalidante per i successivi bimbi che vorrai vi dico che la spinale prende ma solo i muscoli quindi se avete mal di stomaco o mal di testa lei non agisce sugli organi interni ma per il resto prende eccome altrimenti sarei morta gia’ 2 volte! Si sta svegli e si sente e vede quel che si vuole vedere. Si sta addormentati dal seno in giu’. La paura e’ immensa perche’ sei fuori dal tuo campo di azione. Fanno i medici. E quindi devi solo sperare che facciano bene! Accanto io non ho un silente e discreto Ale ma un presuntuoso Andrea che osserva tutto.. Pensando cosi’ di mettere ansia ai dottori e farli fare meglio.. Tenero! Pero’ lo voglio vicino lo stesso.
    Perche’ quella volta che in un paese lontano ha dovuto assistere a un mio aborto.. Ed eravamo io e lui.. Non si e’ tirato indietro. E li’ si che avrei voluto l’anestesia!
    Sommando tutte le esperienze dico w la scienza medica, e la possibilita’ di scelta! Se non si e’ fisiche come Vale l’anestesia locale e’ una salvezza!
    I cesarei sono daccordo stanno in mezzo!

    1. Avatar di Lacoccia Lacoccia ha detto:

      Emi come stai?????
      Non ho il tuo numero.
      Come va la piccola?
      Mi manchi molto sul blog.
      Perchè non condividi qualche foto così ce la presenti?
      E i maschietti? Sono già iper-protettivi?

      Ti mando un grandissimo abbraccio.
      E ovviamente, appena puoi, raccontaci tutto!!!!

  2. Avatar di Vale Vale ha detto:

    W l’epidurale!
    Sostenitrice al 100% del parto con anestesia… Senza rimorsi, ripensamenti e pentimenti.
    Mi ricordo che durante la prima gravidanza, ignara di ciò che fosse il Travaglio al momento di decidere se fare o meno L’EPIDURALE mi sono detta perché rinunciare a priori alla possibilità di alleviare questi fantomatici dolori delle contrazioni? Che ne so se al dunque riesco a sopportarli? E soprattutto ma perché?? ma chi ne lo fa fa!!!!
    Quindi tra la 32 e la 36 settimana fissai l’appuntamento obbligatorio in ospedale per poter fare L’EPIDURALE. In quell’occasione l’anestesista oltre a prescrivere una serie di analisi preventive ci ha illustrato le modalità con cui viene effettuata e i rischi che possono sussistere: fortissime emicranie nei giorni successivi, possibili mal di schiena e possibilità che NON PRENDA (dipende anche dalla conformazione della spina dorsale, se ci sono ernie o protrusioni…)!!! 
    Beh tutto qui??? Nessuna controindicazione x la mia bimba??? Al massimo un po’ di mal di schiena?? Ci sto il gioco ne vale la pena… Vada x L’EPIDURALE!!!

    Dico solo che dopo il mio primo parto alle amiche che dovevano ancora partorire raccomandavo FATEVE L’EPIDURALE. Dopo pochi secondi da quel siringone finalmenteq tutte le sofferenze svaniscono… più nessuna pugnalata ai reni né nessuna fitta disumana alle ovaie. In poche parole la pace dei sensi! Ed in questo stato di benessere mi sono goduta l’arrivo di mia figlia. 
    Risultato al secondo parto senza nessunissimo dubbio ho detto RIVOGLIO L’EPIDURALE!!! Quindi quando sono arrivata in ospedale, dopo aver fatto una parte di travaglio a casa, subito ho chiesto a quanti cm sto??? La paura di aver superato la soglia x poter acceddere a quella fortuitissima siringa era tanta! Ma quando l’ostetrica mi ha detto 4 cm ho esultato come se avessi segnato un gol al derby!!!  E festante le ho detto sbrigativi chiamate l’anestesista.
    Ma sto giro NON M’HA PRESO o meglio solo l’ovaio destro ha trovato la pace dei sensi, mentre il sinistro era ancora negli inferi! Fortunatamente era un secondo parto e quindi è stato abbastanza veloce ma di certo nn indolore visto che ho sfornato na pupa di quasi 4 kg!! 
    Morale della favola propongo epidurale anche per ceretta all’inguine… Perché soffrire inutilmente quando si può evitare??? Una sola domanda ma tutte ste pentite o presunte tali dove le hai trovate??? Io racconti di pentimenti nn ne ho sentito e a dimostrazione tutte quelle che fanno L’EPIDURALE per il primo parto di corsa la fanno pure per il secondo e senza la minima invidia x chi opta x il parto naturale… Credimi!!!!

    1. Avatar di Lacoccia Lacoccia ha detto:

      Era un bluff!
      Per farti venire fuori, allo scoperto e lasciare un commento da ultras del siringone!

      Missione compiuta!

      Inviato da iPhone

    2. Avatar di Lacoccia Lacoccia ha detto:

      Tanto per inciso comunque, sbaglio o a te “t’ha preso solo a sinistra”?!?

      🙂 🙂 🙂 🙂

      1. Avatar di Lacoccia Lacoccia ha detto:

        Ups, a destra scusa!

  3. Avatar di Eva Eva ha detto:

    Eccomi qui!!!!
    Manca poco più di un mese al mio secondo parto e ho già il bersaglio disegnato sulla schiena!!!!!
    Ognuno decide per se……ma se le controindicazioni sono veramente minime….perché non farla e vivere il tutto più serenamente????
    Poi come andrà andrà….il mio consiglio e’ di fare comunque la visita e le analisi, poi al momento si decide!!
    Ciaoooooo

  4. Avatar di Ddibella@airest.com Ddibella@airest.com ha detto:

    Grande!

    1. Avatar di Vale Vale ha detto:

      Per l’esattezza m’ha preso solo a destra… Viola era dispettosa già prima di uscire!!!!

  5. Avatar di mammaqb mammaqb ha detto:

    Anch’io per scelta ho detto no all’epidurale nei miei 2 parti.
    Provo a spiegare perché:
    1) riflessione sul parto: il parto é un’esperienza unica (o poco piú) e preziosissima per una donna, volevo viverla fino in fondo senza mediazioni
    2) riflessione sul dolore: sapevo che il dolore sarebbe stato forte, ma la percezione dello stesso avrebbe fatto parte del gioco, e del resto…anche mia nonna (fifona per antonomasia) ce l’aveva fatta senza epidurale…xk non io?
    3) scelta di conduzione del travaglio: in entrambe le gravidanze ho voluto travagliare a casa fino a dilatazione quasi completa, perché preferivo mille volte l’idea di farlo a casa, pena qualche sofferenza in piú, piuttosto che in un asettica corsia o sala travaglio d’ospedale . Quí ho avuto la fortuna di avere accanto a me, oltre a mio marito, anche mia cognata ginecologa, che mi monitorava la dilatazione fino a dirmi quando era arrivato il momento di prendere il borsone ed uscire, altrimenti da sola sarebbe stata una strategia difficile da applicare.

    Conclusione: ovviamente il dolore c’è stato, ma lo ricordo come un momento quasi mistico, una sorta di anche mia rinascita…
    É stato come l’avevo desiderato, un’esperienza fortissima ma altrettanto rinvigorente per il mio essere. 

    Bellissimo e commovente il racconto del tuo travaglio!
    Quando ci delizi con la seconda parte?
    P.S. Se è troppo straziante il proseguo, aspetta ancora una decina di giorni a pubblicarlo, che altrimenti ci si impressiona Masca! Forza Masca!!!

    1. Avatar di Lacoccia Lacoccia ha detto:

      Cara Jessica,
      meno male che esisti!

      E non perché come Valeria nel mio racconto voglia travestirmi da Talebana del parto naturale, ma perché almeno le mie amiche avranno la certezza che la mia ‘malattia mentale’ non e’ così rara! 🙂

      A parte gli scherzi…..si fa per ridere!
      Ribadisco che ogni scelta e’ giusta, se tagliata addosso alla mamma che e’ l’unica che deve risponderne. Lo dico anche nel sottotitolo del mio blog che la maternità e’ come un vestito su misura :-).

      E poi lo so che non sono sola…..ma che siamo moooooolto poche! 🙂

      Comunque tu mi puzzi anche di soglia del dolore molto alta! Dai dillo. Tana per Jessica Iron Woman! 🙂

      Il mio racconto in realtà finiva li. Mancava tutta una parte precedente, dalle primissime doglie fino alla nascita di Lori. Se ti va te lo scrivo poi per mail, per non tediare le lettrici che hanno voglia di anestesie e leggerezza…..
      Faceva parte di un diario che ho iniziato a scrivere al 5 mese di gravidanza di Lori fino a quando ha compiuto 9 mesi circa….tipico della Prima Volta! A pensarci bene ho scordato di scriverlo nel mio post sui confronti tra primi e secondi! 🙂

      A Kiko dedico al massimo le liste della spesa.

      Inviato da iPhone

      1. Avatar di mammaqb mammaqb ha detto:

        Non so se è una questione di soglia del dolore percepito o piuttosto in alcune donne il dolore che viene scatenato dal travaglio e dal parto è effettivamente minore e perció meglio sopportabile…
        Se mi è consentito, mi farebbe piacere poter leggere il diario del tuo travaglio, sono sicura mi risveglierà tanti bei ricordi e grandi emozioni!

  6. Avatar di Ilareia Ilareia ha detto:

    Cara Lacoccia,
    io non mi schiererò per nessuno dei due partiti, perchè da quando c’è questo blog anche quel residuale zerovirgolazeroqualcosa di desiderio di maternità è definitivamente scomparso.
    Tutto merito tuo
    Con affetto immutato (o forse accresciuto :-))
    Ilareia

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