Lui & Lei a casa mia: i lavori

Allora vediamo, c’è il parto, il ciclo mensile, il trasloco, e forse stendere i calzini spaiati.
E decisamente anche i LAVORI A CASA sono tra i traumi più devastanti per una donna.

Però siccome si sa, non parleremo di questo.
Ma della beffa.
Cioè il danno è chiaro. Uno lo conosce, cerca di contenerlo.
E’ quella stronzetta della BEFFA che mi fa incazzare!

Insomma tu stai lì a chiedere di fare i lavori a casa manco stessi piagnucolando per un paio di Louboutin non in saldo.
Perchè è chiaro che ci sono LAVORI & LAVORI però saremo d’accordo che ridipingere muri che erano bianchi e ora color cappuccino e togliere macchie di muffa che proprio non riesci a far passare per il nuovo trend animalier di interior design non sono esattamente manutenzioni SUPERFLUE ecco.
Laccare d’oro la discesa delle scale nei punti dove tocco terra facciamo che lo rimandiamo a  quando comprerò le Louboutin.

Quindi, un pò di mesi passano per la questua.

Poi trovi anche la ditta giusta.
Il professionista affidabile, di cuore, amico di amici e certificato dalla chat delle mamme.
E anche questo lo possiamo ascrivere tra le missioni impossibili di oggi.

Infine arrivi a negoziare un prezzo che non ci credi manco tu e che a dirlo può solo far pensare ‘che j’hai dato in cambio?’

E quando finalmente LUI si decide le cose vanno più o meno così.

  1. Innanzitutto E’ UN REGALO.
    Si, tu non ci potrai andare in giro come un paio di Louboutin, finalmente i figli non respireranno muffa, tutti esclameranno per secoli EH MA CI VOLEVA PROPRIO ma cara mia QUESTA COSA E’ SOLO PER TE!
    E vabbè, EGRAZIEMARIO (mi piace sognare che tutti capiscano questa citazione e anche se evidentemente non sarà così fa niente).
  2. LUI si trasforma improvvisamente nel CAPOCANTIERE.
    Cioè passa la giornata fuori casa, tu stai appresso a tutto, dai caffè agli operai al panno daino per correre dietro alle patacche, dalla via crucis in ferramenta al piantonamento di ogni singola operazione. Arriva sera che praticamente te stai a fà il tressette cò America & Giorgio (aò da me gli operai si chiamavano così) prima che stacchino, lui entra, si guarda intorno e sentenzia ‘ma scusa ma questa è solo la prima mano?’
  3. Ogni cosa che evidenzi è TROPPO.
    ‘Allora ragazzi rispetto allo zoccoletto avrei pensato di ridipingervelo con una tinta color….’
    ‘Mmmm, eh no scusate, forse io non mi ero spiegata ma in realtà intendevo CAMBIARLO, non ridipingerlo’
    ‘COSAAAAAAA? Amore ma cioè tu veramente pensi sia necessario cambiare lo zoccoletto a tutta la cucina e a tutto il salone??????? Cioè non ti sembra di esagerare? A me pare che non siano in condizioni così pessime cioè con un ritocchino nei punti danneggiati ce la caviamo più che bene eddai adesso non ci mettiamo a fare i perfezionisti che già mi sembra stiamo spendendo abbastanza eccheccavolo….’
    …….
    …….
    aspetti che riprenda fiato
    …….
    ‘Amore, io pensavo di CAMBIARLO e non ridipingerlo non per una questione di perfezionismo estetico ma perché a naso, secondo me, ma non vorrei certo sembrare saccente eh, questo zoccoletto è FRACICO! Non so se rendo l’idea in italiano. FRACICO. Hai presente? Putrefatto. In stato di decomposizione. Marcio dentro. Dove non vediamo. Nariccammerda insomma. E sempre a occhio e croce, ridipingerlo non vuol dire altro che rimandare il problema a un anno e continuare a respirare spore tossiche che manco a Cernobyl e francamente io eviterei di rismantellare casa di nuovo fra pochi mesi se non è proprio necessario visto che tanto saremo tutti ricoverati a pneumologia. Cioè poi chi ce sta a casa a seguì i lavori?’
    Quindi essenzialmente succede che il briefing termina con il capo della ditta che fa il bacarozzo morto in silenzio per non perire sotto il mio fuoco amico. Lui sbuffa e sibilla VABBE’ POI VEDIAMO.
    Passano 48 ore, stacchiamo un pezzetto di zoccoletto per verificare, ci troviamo ragni, muschi, licheni, la famiglia Addams e du porcini e il tutto si risolve con la stessa vocina paternalistica che sussurra dolce ‘va bene amore, hai visto? facciamo come vuoi tu’.

Ora, tutto è sopportabile e tutto è gestibile.
Ma la cosa che veramente non comprendi è come LUI, che TI HA CONCESSO i lavori, che TI HA CONCESSO di farli bene, che TI HA CONCESSO di divertirti a coniugare cose necessarie, qualità, prezzo ed efficienza dei tempi, sempre perché TU volevi sto paio de Louboutin.
LUI, che appare per controllare lo stato di avanzamento del cantiere come San Gennaro ai napoletani quando vincono lo scudetto e negoziare il prezzo perché parliamoci chiaro sta cosa l’abbiamo fatta però non ci prendiamo gusto è la prima e l’ultima volta adesso pensiamo alle cose serie.

Lui, mentre tu stai arrampicata sulla scala cogliendo l’occasione più sbagliata per fare le pulizie di primavera, con il cappelletto di giornale in testa, i segni di calce in faccia, e la stessa tuta sporca e puzzolente da 4 giorni, ti chiama dallo smorzo dove è andato a comprare lo stucco per i bagni e ti fa:

‘Amore scusa non è che potresti venire un attimo? No perché stavo scegliendo il colore dello stucco per le fughe delle mattonelle in bagno e c’è una mappa pantone molto interessante assurdo, cioè io non lo sapevo che li facessero colorati ma non sai che bello!
Quindi io avrei optato per il grigio perché non vorrei rimettere il classico noioso bianco. Però adesso sorge il problema di che tipo di grigio: perché qui hanno un grigio scuro, un grigio chiaro matt, e un grigio metallizzato leggermente glitterato.
A me devo dire il metallizzato piace molto però non sono troppo sicuro non vorrei che risaltasse troppo e spegnesse l’effetto delle mattonelle che ne dici? Dai su, vieni, io intanto faccio delle foto e te le mando per whatsapp, però guardale alla luce naurale che già il display falsa un pochino l’effetto e comunque sbrigati che di persona è un’altra cosa.
Sai, io a ste cose ci tengo.’

FUGHE.
ALLE FUGHE CI TIENE.

#insanitifeir

 

 

 

Lascia un commento