Nooooooo Party!!!!

 

Oggi è Sabato 12 Maggio.
Maggio. Il mese mariano. Il mese delle comunioni. Il centro della primavera. E dei picchi di nascite.

Quante note romantiche si potrebbero scrivere in calce a un tale esordio?
E invece io vorrei parlarvi delle sue conseguenze funeste.
LE FESTE!
Il mio outing di oggi è che ODIO LE FESTE!
Le feste di compleanno dei bambini, meglio se in fascia ‘incapace di intendere e di volere’, le cerimonie religiose che di religioso hanno ben poco, e più di tutti la tarantella di soldi che balla intorno ad esse.

Come sempre, fate di me il vostro bersaglio se volete.
Tacciatemi di cinismo, di polveroso idealismo, di integralismo confessionale, di rigidità intellettuale e di sociopatia.
Tanto avete ragione. Lo so :-).
Però se lo fate, vi prego, guardatemi negli occhi e giuratemi che  invece a voi piace!
A voi piace svegliarvi il Sabato mattina, dopo una settimana estenuante, e sbarrare gli occhi di fronte al sogno infranto della libertà dagli impegni.
L’avevate pregustata nell’aria come l’odore del caffè quell’astinenza da planning, che poteva lasciar spazio a passeggiate in bicicletta, visite improvvisate a nonni e amici, pranzi sulla spiaggia o perché no, una sana casalinghite, quella che rende piacevoli anche le lavatrici da stendere, tra un cartone e un pisolino.
E invece no.
A voi è bastata la notte per rimuoverlo freudianamente ma OGGI avete una comunione, E DOMANI una festa di compleanno.
Poi il giorno è tornato e con esso la dura verità.
La verità che vi constringe a cadere giù dal letto per comprare regali dell’ultim’ora, a incastrare la spesa, la farmacia e il calzolaio nei buchi rimasti, troppo stretti ovviamente, con una maestria degna di un equilibrista, a dire addio all’ennesimo tentativo di fare aperitivo con la vostra amica, e a una tenacia da maratoneta per tenere in piedi tutta questa impalcatura di DA FARE, complessa e instabile come una partita di shangai.

Quindi.
Se a voi piace amen. Schifatemi con orgoglio ma concedetemi almeno il tempo di svelare quale strano miscuglio di meditazione, filosofia zen e droghe (dai, ditelo, senza le droghe non sarebbe possibile), vi rende così affabili e possibiliste.

Se invece come me ODIATE LE FESTE vi prego confessatevi.
E non tanto per non farmi sentire sola, no. Ma perché SE IO POSSO CAMBIARE, E VOI POTETE CAMBIARE….ALLORA TUTTO IL MONDO PUO’ CAMBIARE!!!!
Sì. Ogni tanto gli americani qualcosa di giusto lo dicono. Soprattutto coadiuvati da Cinema & Retorica. Perciò come disse Rocky IV in barba ad un Ivan Drago sconfitto nel fisico e nell’orgoglio comunista, RENDIAMOCI CONTO CHE SE VOGLIAMO POSSIAMO FARE UN MONDO DIVERSO. Senza feste.

Cioè, io non è che odi le feste e le commemorazioni tout court.
Però fatemi dire. Vi è mai balenato per la testa che a un bambino di 1, 2, ma oserei dire anche 3 anni, non gliene possa fregare di meno della sua festa di compleanno? Ora, io lo so che quasi tutte state pensando ‘vabbè però vuoi mettere quanto sono contenti di essere festeggiati per un giorno? E allora la faccia che fanno davanti alla torta? Ma dai, chè non ti rendi conto di che gioia nell’aprire i regali!’
Ed è vero. Avete ragione. I bimbi, anche in tenera età, sono contenti alla festa del loro compleanno.
Ma come lo sono al parcoooooooo!
Cioè il concetto di compleanno non credo ce l’abbiano chiaro. Non è che si svegliano alla data consapevoli che si commemora la propria nascita. E quindi mi sembra ovvio che se poi li bombardiamo di coccole, invitati che si sciolgono in abbracci, e applausi, e sorrisi, e canzoncine e soprattutto tanti nuovi giochi, ci credo che sono contenti. Sono bambini. Mi sembra un’equazione abbastanza banale. Fate la prova. Portateli a Zoomarine, ai gonfiabili, al circo, al cinema a vedere i puffi, comprandogli contemporaneamente tutto quello che vogliono prima che lo chiedano e volete vedere che sono contenti uguale???
Si chiama sovreccitazione (o anche sovrastimolazione) e secondo me a che fare con un meccanismo abbastanza fisiologico nella fascia 0-3. Mi puzza che non abbia niente a che fare con la gratitudine per l’evento in sè.

E poi secondo me esiste un buon equilibrio. Come in tutto.
Siamo convinti che al nostro baby Hitler, o alla nostra baby Casiraghi piaccia proprio tanto stare sul podio per un giorno speciale?
E vabbè. E infatti W le torte. Che magari a farle noi con le nostre mani c’è pure più gusto quando lui o lei ti chiederanno ACCOA! W i regali. Che magari possiamo concertare e soprattutto CONTINGENTARE, in modo che siano pochi, buoni e utili. W tante coccole. Di mamma, di papà, di fratellini, sorelline e tutti gli amici che vorranno ricordarsene.

Ma per il resto, siamo sicuri che servano:
1) I 30-40 invitati mobilitati da varie regioni d’Italia. Con l’invito. Manca il dressing code ma solo perché non c’avete pensato. St’altranno magari….
2) L’affitto del locale. L’amatissima area privata della playland gonfiabile. Quella che puzza di plastica e sudore perché in alternativa A) se è inverno, siete rinchiusi nella SERRA DI GOMMA con altre 3 famiglie che festeggiano anche loro dei compleanni, (anzi, una mi sa che festeggia addirittura un complemese), il che fa circa un’ottantina di adulti e altrettanti bambini che corrono, urlano e giocano SENZA SCARPE, al calore dei funghi alogeni montati per scaldare l’ambiente B) se è estate, non siete rinchiusi, non ci sono i funghi alogeni, ma sono sempre le 4 e fa caldo come all’inferno.
3) La torta delle Winx, o di Cars, ordinata da questa famosa cake designer che avete trovato su internet e che tanto gentilmente vi ha fatto un prezzo promozionale di 200 euro!!!
4) Gli animatori.
No dico, ascoltatela semplicemente questa parola. ANIMATORE.
MA CHE TE DEVI ANIMA’?????? Ma perchè nessuno inventa i DISANIMATORI! I bambini dai 0 ai 3 anni non li devi animare. Li devi dopare di ghetamina per evitare che la sovreccitazione li renda pericolosi per se stessi e per gli altri!!!!!!!!!!!! Boh.

No, dico, visto che ci siamo, e facciamo pure le bomboniere no?
Una cosa semplice, dai. Che ne so. I numeri in argento. Un bell’1, o 2, o 3. Così magari guardandola messa lì per decenni a prendere polvere sul comò qualcuno si ricorderà di che spropositata organizzazione abbiamo ingaggiato per il suo primo compleanno.
Secondo me quando ce ne renderemo conto sarà troppo tardi. E l’alzheimer, per difendere la nostra psiche da una tale scomoda verità, avrà creato la finzione del ‘diciottesimo compleanno’: abbiamo perso l’8, c’è rimasto solo l’uno ma in relatà era il compleanno numero 18, no, no, non il primo!

Poi io non so voi come facciate a livello economico.
E lo dico perché non essendo sociopatiche come me avrete SICURAMENTE PIU’ AMICI, e quindi più compleanni da festeggiare di me.
Ma io vi giuro che una settimana si e una no, apro il portafoglio per l’ennesimo regalo.
Mi sa che prossimamente vado da qualche economista di rilievo e suggerisco di farci una pensata a sta cosa.
Non è possibile che non se ne possa trarre un guadagno strutturato per tuta la società. Altro che volano virtuoso. Questa è una giostra impazzita.

Ora dico io. Il bene crea il bisogno. Siamo d’accordo su questo principio base dell’economia vero?
Cellulare. Campavamo con le tessere telefoniche BENISSIMO perché non esisteva. Ora non ne puoi farne a meno. Neanche a 8 anni.
Doppia Televisione. Storiografia DAL carosello visto tutti insieme nella casa del ricco del paese A uno schermopiatto per stanza.
I-pad, I-pod, I-phone. Come ad oggi una mela sia essenzialmente l’indicatore sociale più fedele di quanto sei fico.

Allora, MAMME DI TUTTO IL MONDO UNITEVI. Rimuoviamolo noi questo (finto) bene e annulleremo il bisogno.
A che minchia servono ste feste? Almeno fino ai 3 anni, dai, ditemelo.
Spremete le meningi e cercate di ricordarvi per quanto tempo vostro figlio o figlia, i festeggiati, siano rimasti concentrati sugli invitati, sui regali, o sulla torta, mentre impazzivano nel Paradiso dei Piccoli affittato tutto per loro. 4 minuti a dire tanto?
Oh, ovviamente se siete fortunate.
Perché se siete sfortunate, come la mia amica Rita ad esempio, vostro figlio proprio quel giorno, si è svegliato col culo girato e quindi HA CONTINUATIVAMENTE LAGNATO per tutta la festa, spaventato dal caos, dal rumore, dalla puzza di piedi degli altri bambini e dulcis in fundo, dalla nenia diabolica SCARTA LA CARTA, SCARTA LA CARTA, SCARTA LA CARTA, che gli ha definitivamente causato una crisi isterica al limite delle convulsioni.

E a voi ve piace quindi. Vabbè.
Ma aspettare che sia l’ambiente e la consapevolezza a creare la maturità di apprezzare tanto dispendio di energie e soldi no?
Cioè, per dirla terra terra: aspettare tipo i 4-5 anni QUANDO CAPISCONO COSA SIA UN COMPLEANNO? 🙂
E in quanto ai regali non so.
Io devo confessare che tanto o sono vestiti.
Rigorosamente presi UN PO’ PIU’ GRANDI COSì LI USA DI PIU’……poi qualcuno me la spiega questa? Ma è una cosa italiana? cioè l’hanno inventata le nostre nonne? E’ una scusa che qualche trisavola ha buttato lì per giustificarsi  una volta che si è resa conto di aver completamente cannato la taglia e qualcuno c’ha creduto ripetendola ad infinitum? Che singificaaaaa? Ma se sono grandi non è che li uso di più perché glieli comincio a mettere subito. Semplicemente sapete cosa succede? Che non c’hai da vestirlo ORA! Quello che è successo a me quando è nato Lorenzo. A due settimane di vita sono corsa dentro Blue Kids a fare rifornimento di body e tutine perché ci fosse stata una persona che mi avesse regalato un capo d’abbigliamento adatto alla sua età!!!
O Sono giocattoli assurdi. Della serie cineserie che fanno tanto casino e la sera stessa sono rotte.
Raramente sono utili, adatti e soprattuto in un quantitativo tale da potergli permettere di apprezzarli, leggi, pochi!

Anche in questo si riconferma la regola di cui sono fermamente convinta.
Il signore ci dà le croci che siamo capaci di portare. E infatti a me m’ha dato due figli nati in piena estate quanto NON C’E’ NESSUNO!!!!!!!
Ops, che peccato. Vabbè visto che siamo la famiglia e pochissimi intimi, e soprattutto fa un caldo boia………NOI SI VA AL MARE COME TUTTI GLI ALTRI GIORNI, IO FACCIO LA TORTA E SE VI VA DI PASSARE A DARCI UN SALUTO CANTIAMO TANTI AUGURI INSIEME.
Ah che bellezza.
La torta c’è. Le persone importanti pure. I regali, pochi, e buoni. Il divertimento poi…vuoi qualcosa di meglio che vederlo scorazzare libero sulla spiaggia?
Perfetto!

Eppure basterebbe un po’ di creatività e il sodalizio tra noi mamme per cambiare le cose.
Che ne so, prendete Natale.
Nella nostra famiglia siamo circa 25 persone, con una decina di bambini.
Praticamente l’orda degli Unni.
E con questi quantitativi è un attimo cedere agli eccessi, sia culinari che in fatto di regali.
Allora quest’anno con qualche semplice e-mail di coordinamento fra le donne abbiamo architettato una festa in perfetto stile Zero Sprechi.
Menù rigorosamente controllato, contingentato e diviso fra le varie cuoche. E’ avanzato un solo Panettone! Io la considero una vittoria.
Regali Adulti: gioco del Maschio/Femmina. Ogni uomo ha comprato un oggetto PER UOMO di circa 10-15 euro. Ogni donna ha fatto lo stesso. I regali impacchettati e anonimi si sono messi in un gran cesto e con l’aiuto di qualche manche di Trivial Pursuit abbiamo pescato ognuno un regalo dal grande calderone.
Divertente, semplice e simpatico.
Regali Bimbi. Nota dolente del passato in cui al grido di ALMENO AI BIMBI IL REGALO FACCIAMOLO, ognuno degli invitati faceva un regalo AD OGNI bambino!!! Un’ecatombe di carta colorata e fiocchetti adesivi, centinaia di euro spesi, pochissima valorizzazione di ogni dono da parte dei bambini.
Quindi abbiamo semplicemente istituito un fondo cassa con una quota partecipativa per nucleo familiare di 40 euro. Con questo gruzzoletto abbiamo comprato 1 regalo ad ogni bimbo, che con il consiglio delle rispettive madri è riuscito ad essere anche un regalo DESIDERATO. Da parte di chi è stato consegnato? Detto fatto. Abito comprato su e-bay a 15 euro e mio padre travestito ha consegnato i regali non di papà, non di mamma, non di nonna, ma di Babbo Natale.

Ma non ci sta tutto un applauso???????????? 🙂

Concludo dettagliandovi la mia filosofia sui battesimi.
E solo di quelli parlo perché i miei due bimbi non sono ancora arrivati in età da comunione o cresima.
Ce l’avete  o non ce l’avete anche voi gli invitati che al battesimo arrivano rigorosamente a funzione iniziata, restano sulla porta della chiesa facendo entra ed esci per non togliersi gli occhiali da sole e al rinfresco restano essenzialmente seduti a mangiare il più possibile per non incorrere in pericolosi scambi inter-personali che potrebbero svelare che non si ricordano che cosa si sta festeggiando???
Allora, se ce l’avete anche voi, oppure come me avete sperimentato anche la gamma più alta (quella che in chiesa presenzia ridacchiando NON RINUNCIO tutte le volte che il prete chiede all’assemblea di fare atto di fede, o quella che si presenta DIRETTAMENTE AL RINFRESCO), mi dite che lo fate a fare il battesimo????
In teoria, non è la funzione religiosa ad essere corollario dei tarallucci e vino, ma il contrario!
E credere nel sacramento del battesimo non dovrebbe esattamente essere facoltativo.
Cioè, dico, per mettersi l’abito delle occasioni e partecipare alla Fiera della Vanità ci sono le feste di Carnevale. Uno aspetta Febbraio, che poi ora abbiamo preso in prestito pure Hallowen quindi manco ci possiamo lamentare, c’è anche Ottobre, si veste da Tina Turner o da Commendator Zampetti ed è fatta. Senza andare al battesimo di….coso, fijo de cosa, quello che è nato quel giorno, dai!
E poi se siete tutti apprendisti paparazzi, dal flash facile e l’obiettivo incontenibile (ovviamente finto analogico!), che ne so, iscrivetevi ad un corso di fotografia.

Volete sapere qual’è il mio battesimo ideale?
Cerimonia alla tale ora e tale chiesa.
Tutti i familiari e amici sono invitati a condividere QUESTO EVENTO. Chi si presenta è il benvenuto.
E poi? Poi niente. Ci diamo un bacio e torniamo a fare le faccende del sabato o il pranzo della domenica.
E i regali? Visto che il bieco provincialismo vuole che SE NON SPENDI per il rinfresco, l’invitato NON SPENDE per  il regalo.
Ecco, allora, visto che i miei figli sono fortunati ed hanno essenzialmente TUTTO, niente regali. Anche perché in questo periodo non mi sembra di sentire tanta gente lamentarsi di non sapere più dove mettere i quattrini in eccesso.
Se siete dei romantici la bomboniera ve la potete ancora concedere. Siti di Emergency o Amref etc. E si va di beneficienza.
Se siete dei funzionali e il seggiolino auto proprio vi farebbe comodo, beh, ai nonni si può sempre chiedere un’eccezione.

Triste quadro di una celebrazione censurata? Povero Lorenzo, o povero Kiko che non hanno avuto il battesimo come i loro simili?
Sarà. Ma a me fare cose che non capisco tanto perché tutti le fanno sembra un epilogo ben peggiore.
E poi come per le feste di cui sopra, ho l’insana convinzione che a 18 anni nessuo dei miei figli mi prenderà in un angolo per confidarmi che non è ancora riuscito a superare il trauma di non aver avuto un battesimo COME GLI ALTRI.
Vedremo….

Intanto l’esilarante conclusione di questa filippica è che alla festa non ci sono potuta andare perché Kiko si è RI-preso le placche! 🙂
Ahahha, chissà come se la ridono le mie contestatrici a quest’ora. Touchè. La vendetta si è scagliata sulla mia critica da quattro soldi.

Ma soprattutto proprio oggi mio marito si è deciso a chiamare questo locale vicino casa, tanto carino, che fa buffet gustosi e ha anche il parco per far giocare i bimbi, ideale per il battesimo di Kiko………eh sì, perché ala fine nella realtà niente è bianco e nero, e se tu sei bianca, ma tuo marito è nero, quasi sempre l’amore vi farà trovare una soluzione decisamente sul grigio…meglio se perla! Vuoi mettere che chic!

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