La sigaretta e il treno

Io non credo alle chiromanti, non leggo l’oroscopo e non temo il malocchio.
Eppure ci sono delle evidenze cui tutti noi non possiamo che arrenderci.


Delle specie di relazioni invisibili che puntuali come il ciclo mestruale arrivano a rompere le uova nel paniere solo per il gusto di ricordarti che loro, nonostante tu te ne sia dimenticata, ci sono….sempre!

Il problema e’ che tali congiunture incrementano la loro efficacia demolitrice quando si passa dalla vita di Prima alla vita di Ora.
Sono come la cellulite: un effetto degenerativo che, nonostante promesse di creme e diete, NON PUO’ CHE PEGGIORARE.
A dire il vero una differenza c’è: la cellulite con l’asportazione chirurgica te la dimentichi. Invece la sfiga no.

Vita di Prima (senza figli): la Sigaretta & il Treno.
Prova ad aspettare un treno qualsiasi, metropolitana o FS. Mettici un ritardo ordinario oppure un vero e proprio sciopero dell’ultima ora (quindi di Venerdì!). Se hai un appuntamento cui stai facendo tardi è meglio: che sia il tuo nuovo flirt che ti aspetta alla stazione, il medico, la palestra o il lavoro serale che fai per arrotondare. Anche una refrigerante doccia dopo 8 ore di lavoro ad Agosto al centro di una città che espira tossine come un polmone all’ultimo stadio di un carcinoma può andar bene come obiettivo.
C’è un unico modo per vedere sorgere all’orizzonte la locomotiva dei sogni che ti separa dall’epilogo della tua giornata. Accenderti una sigaretta.
Naturalmente barare non vale.
Gli effetti non sono gli stessi se non sei un fumatore e tanto meno se procedi ad un’accensione frettolosa e senza pathos. Se arrivi alla stazione insomma, e dopo soli due secondi d’attesa acchiappi il pacchetto pensando ‘ora la accendo così passa, arrivo in anticipo e riesco anche a fare un salto in profumeria…alla faccia degli sprechi, tanto neanche mi va di fumare adesso!’ NON VALE.
Eh no. se ne accorgono lassu’ che non sei esausta, che non ti e’ presa la tachicardia guardando il quadrante dell’orologio e realizzando che e’ passata mezz’ora da quando hai messo piede sulla banchina, e soprattutto che non hai cercato l’accendino con quell’arrendevolezza dei disperati del braccio della morte all’ultimo desiderio prima della dipartita. No, no. E’ come nel travaglio: partorisci SOLO quando ti arrendi veramente!

Ma veniamo alla vita di Ora (con figli).
La signora in marrone.
Una sigaretta lanciata sulle rotaie quando ormai avevi perso le speranze è ben poca cosa di fronte al tempismo spietato della nefastissima CACCA.
Quante ore ha vostro figlio nella giornata per decidere che è il momento di tirarla fuori?
Direi tra le 14 e le 16 più o meno, calcolando dal risveglio alla buona notte.
Quante possibilità ci sono che invece Lei scappi proprio mentre: siete al supermercato (30 min) OPPURE al parco (45 min) OPPURE in macchina nel traffico (30 min) O MEGLIO state dedicando una delle pochissime attenzioni ESCLUSIVE al secondogenito (ad esempio nanna, cambio o pappa = 10-15 minuti ognuna)?
Ecco, io non entro nei calcoli statistici ma a occhio e croce poche.
Eppure Lei, la Signora in Marrone, le becca matematicamente.
E quanto ci gode secondo me! Sembra di sentire un ghigno oltre alla puzza quando si affaccia a salutarti.
Eh sì, perchè ogni volta è un incontro ravvicinato del terzo tipo se parliamo di defecazioni itineranti.
Ti devi prima guadagnare il diploma alla scuola circense per farla in sospensione sopravvivendo ai bacilli dei bagni pubblici oppure alla sterpaglia dei nostri curatissimi spazi verdi e quindi, una volta accartocciato tuo figlio a dimensione beauty case, devi attendere l’espulsione faccia a faccia manco fossi un’ostetrica.
E vi giuro, secondo me lei se la ride.
Perchè realizzi solo ora che le mutandine si sono bagante, la tua borsa è caduta in un pantano di urina (e ti sta bene perchè te lo sentivi quando l’hai poggiata così in bilico), ma soprattuto che NON CI SONO acqua, sapone e carta di alcun genere (…ovviamente le salviettine umidificate ce le hai in borsa!).

Vogliamo andare in crescendo?
La febbre & il calendario.
Vi giuro che ESISTE un magia nera universale che tesse sordide tele alle nostre spalle (forti) di Mamme.
E si segna sul calendario le feste comandate per gettare infusioni di virus & batteri tra i piccoli della nostra specie.
Kiko, 9 mesi di vita, e’ gia’ un drogato di antibiotici. Con oggi, giorno della Santissima Pasqua, abbiamo inziato il terzo ciclo. Il primo indovinate un pò? Il 25 Dicembre.
Il secondo non me lo ricordo ma ho paura di andare a ritroso sull’agenda perchè sono sicura al 100% che fosse una cosa tipo San Valentino. Non una festa comandata vera e propria direte voi, ma quando è anche il tuo onomasticvo come nel mio caso, secondo me di lassù si consultano e decidono che sì, può assurgere a diritto a Occasione da Rovinare.
In questi casi c’è sempre un’amica che non vuoi sentire poi, perchè è quella che ti tratta come una paranoide accampata in tendopoli vicino alla sala d’attesa del Pronto Soccorso più vicino per poter fare ‘una capatina’ alla prima insignificante smorfia di tuo figlio.
E anche questo sanno di lassù. E secondo voi perchè scelgono le feste comandate? Vuoi mettere le telefonate d’auguri di TUTTO IL MONDO che comportano il disco rotto di tutta l’anamnesi del piccolo, l’improvvisazione a pediatra di ogni sognolo interlocutore e ovviamente l’imbarazzante stupore della tua amica ‘Easy’ che suona più o meno: ‘ma come, un’altra volta? E che sara’ successo mai? Ha starnutito?’
La mia amica ‘Easy’ si chiama Masca. E se non la adorassi per una quantità di cose enormemente più importanti di questo dettaglio giuro che dal pronto soccorso le risponderei volentieri fingendo che sono ad una festa di compleanno dove sì, i bimbi stanno tutti piangendo contemporaneamente perchè l’animatore vestito da pagliaccio e’ morto.

Comunque, noi avevamo deciso di passare la Pasqua al paese di mio padre. Partenza programmata Sabato mattina. E la febbre e’ arrivata Venerdì.
Io forte dell’esperienza del primo figlio e posseduta dalla cieca potenza della negazione (no, no, non si ammalerà e noi passeremo un fantastico week-end come programmato!) ho fatto le valige, preparato pappe, impacchettato seggiolini, giochi e, per sicurezza, i medicinali necessari..e leggeri come piume siamo partiti.
Oggi alle 11, a meno di 24 ore dall’arrivo, al terzo giorno di febbre, mai sotto i 39 e con punte di 40.2 (di notte chiaramente), mi sono arresa alle straziante evidenza delle celeberrime CONDIZIONI GENERALI del bambino. Quelle che all’unanimità dei pediatri costituiscono l’unica affidabile predizione dello stato di salute di tue figlio. Ecco, le condizioni generali di Kiko da Venerdì sono state un effetto valanga.
Ok si va all’ospedale, anche perchè, manco a farlo apposta, anche domani è festa e quindi il pediatra non potrebbe vederlo prima di Martedì, a 72 ore di febbre belle e che passate.
Mi sorge un dubbio su queste 72 ore: mio figlio da quando è nato non è mai riuscuto a mantenere un raffreddore tale. Voglio dire che le paventate complicazioni dei tre giorni sono sempre insorte. Ci fosse stata volta che sia bastato l’intruglio base salina-tachipirina-argento proteinato! No, sempre aggravamenti lampo nel giro di 24 ore (preferibilmente quelle senza reperibilità medica perciò sei costretta all’ospedale) per finire immancabilmente con l’antibiotico!
Se tra le lettrici esiste una mamma di un piccolo che sia sopravvisuto a rino-farinigiti virali (leggi raffreddori) senza prendere per deviazioni batteriche, batta un colpo!
Vi prego, ditemi che ci siete!
Sono arrivata a pensare che in realtà questa indicazione dei 3 giorni sia una bufala messa in giro per sostenere il giro d’affari dei produttori di paracetamolo e ibuprofene che altrimenti andrebbero falliti.
Secondo me hanno fatto una tavola rotonda con la cordata dell’Augmentin: ‘sentite, regalateci 3 giorni, fingiamo che le infiammazioni non siano già evidentemente da antibiotico e voi entrate in gioco solo un ciccinino piu tardi’!
Naturalmente per andare in ospedale hai dovuto convincere anche il padre. Non perchè sia un naturalista contrario all’abuso dei medicinali, no, ma perchè lui ovviamente pensa al PRANZO DI PASQUA ed è dalla mattina (dopo la notte insonne) che ti sottolinea che magari se continua così, DOPO MANGIATO, possiamo andare a fare un salto al Bambin Gesù.
Quando lo chiami per dirgli che mancano 3 ore al pranzo ma Kiko già piange da una e quindi forse è il caso di andare lui ci tiene subito a domandare ‘ah ok, quindi semmai ci prendiamo un panino lì?’
Bah……i meccanismi cerebrali degli uomini a volte mi lasciano interdetta.
Comunque partite: con Kiko febbricitante e abbandonato come uno straccio vecchio sulle tue gambe.
Tu chiedi di spingere con l’acceleratore, naturalmente non con serenità perchè l’embolo ti è già patito quando hai notato che la velocità di crociera di 40 all’ora era dovuta alla ricerca della stazione radio più allettante tra i tornanti delle colline. Quesione di priorità.
Infatti lui si impunta e dice che non vale la pena rischiare di spiaccicarsi su un albero per recuperare qualche minuto. Chissà perchè di questa sua convinzione se ne scorda agli utlimi 100 metri che vi separano dalla meta, quando è necessario imboccare lo svincolo giusto insomma, e infatti voi lo superate, inchiodate e vi tocca la marcia indietro con le quattro frecce e la decina di improperi degli altri automobilisti.

Alla fine arrivate. Kiko ha delle placche in gola grosse come zigulì.
E diamogli di Augmentin per la terza volta! CHEPPALLE…….ma nessuno inventa un antibiotico naturale a base di concentrato di aglio, super efficace e senza effetti collaterali di alcun genere?

La tua Pasqua va un pò come il tuo Natale.
Tu e tuo marito, unici disertori di una tavolata festante, che brindante davanti a un pezzo di pizza, stanchi, sporchi e desiderosi solo che questa benedetta amoxicillina faccia effetto.

Non fa niente. E’ la vita con i figli piccoli, ci saranno tempi migliori.
Sì ma io intanto mi dò al voodoo!

3 commenti Aggiungi il tuo

  1. Avatar di Emi Emi ha detto:

    Ciaoo posto che vi pensiamo e ci dispiace per il pranzo di Pasqua.. Da veterani dei pronti soccorsi vi posso solo dire:
    IMMUNOTROFINAAAAAA due cicli uno a Sett e uno a Gen. Intervallati da Betotal. Mangiano moolto di più’ e si ammalano 1 volta l’anno non ti assicuro che pero’ non sara’ una festa comandata! Chiei alla pediatra che se non e’ un omeopata/naturista convinta non potra’ che venirti incontro. Meglio i multivitaminici degli antibiotici!
    E poi rassegnamoci all’evidenza.. Le donne partoriscono quando cambia la luna, che influenza le maree, la crescita dei raccolti, dei capelli e delle unghie.. E visto che Kiko e ‘ carne che che cresce.. Non puo’ essere immune;) baci e W i vaccini!

  2. Avatar di Roby Roby ha detto:

    Io non vedo l’ora che arrivi settembre per farglielo, peccato che il mio pediatra abbia deciso di paventarmi questa possibilità solo la scorsa settimana dopo circa 6 mesi di modello febbre-diarrea-tosse-otite ( e quindi febbre) – febbre. Spero non per i 1500 euro versati visto che “ti pare che non vai dal pediatra di tutti i tuoi nipoti, quello che ha scelto tua sorella e di cui tua madre si fida, tanto c’hai l’assicurazione, che però ha il massimale “.
    In compenso litri e litri di BETOTAL , fortunatamente l’unico sciroppo che a Vic piace un sacco quindi non ho bisogno di farle una tracheotomia affinché lo ingoi.
    Almeno mi sono portata avanti.

  3. Avatar di Emi Emi ha detto:

    Non mi permetterei mai di contraddire la mitica Mamma Pesci e la saggissima sorella Acquario ma se vuoi un dritta su un pediatra pro vaccini fammi un fischio..:))) ps vuoi vedere che mi nasce una figlia Ariete tra il 18 e il 19 Aprile:)))

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